martedì 19 settembre 2017

Incesto, la mia perversione


Ciao, oggi vi racconterò una mia perversione che non ho mai avuto il coraggio di raccontare a nessuno e della quale mi sono un pò vergognata ai suoi tempi in cui la mettevo in pratica. Chissà se è anche per questo motivo che ad un certo punto della mia vita ho deciso di intraprendere la strada sulla quale attualmente è fondata la mia intera esistenza. Ebbene si, l'argomento in questione è l'incesto, la mia perversione di cui la rete web pullula di racconti personali malvissuti o interpretati in maniera ambigua per la loro stessa natura contraddittoria. Per chi non lo sapesse l'incesto è la volontà personale di avere rapporti affettivi o sessuali con un parente stretto, in genere un fratello come nel mio caso.

Ero ancora in una fase adolescenziale della mia vita e iniziavano i primi bollori, non si trattava di temperatura climatica logicamente ma di temperatura corporale quando guardavo un uomo semi nudo o addirittura quando vedevo mio fratello girare per casa in mutande. All'inizio non davo grande importanza alla questione, anzi non m'infastidiva affatto, la controllavo spontaneamente e senza sforzo, poi però con il passare del tempo iniziavo a toccarmi sotto le coperte alla sera o durante la notte, consapevole che mio fratello dormiva di fianco a me. Subito ho pensato di avere qualche strano disturbo mentale che mi stava portando ad impazzire perché da un pò di tempo a questa parte non riuscivo a pensare ad altro che al cazzo di mio fratello. Si trattava di un'idea di incesto, la mia perversione che stava crescendo dentro di me.

Per alcuni mesi ho tenuto sotto controllo questa voglia sempre più straripante che avevo di fare sesso con mio fratello, mi sono masturbata per moltissime notti di seguito fino a quando un giorno alle 3:00 di notte mi sono svegliata e con calma sono scesa dal letto, mi sono avvicinata pian piano a mio fratello che era nel pieno della fase rem. All'inizio osservavo in silenzio grazie alla luce smorzata che proveniva dai faretti notturni del vialetto esterno, poi ho appoggiato una mano all'altezza del suo cazzo. Ho cominciato a strofinare la coperta dalla quale percepivo la protuberanza del pene, non nascondo la paura che avevo di essere colta in fallo proprio da lui ma allo stesso tempo mi stavo bagnando e le mutandine si stavano inumidendo. L'incesto, la mia perversione sempre più morbosa di fare sesso con mio fratello si stava impossessando della mia mente e del mio corpo.

Ad un certo punto sentivo con la mano che il volume del suo cazzo stava crescendo allora ho capito che era sveglio e che faceva finta di dormire ma io non ho detto niente, ho retto il gioco che si stava sviluppando e consapevole della sua partecipazione ho tirato giù la coperta, ho infilato la mano dentro le sue mutande e ho preso l'asta del suo pene che ormai era duro. Finalmente l'incesto, la mia perversione stava avendo inizio, mi sono inginocchiata, ho cominciato a leccare la sua cappella che in un istante mi sono ritrovata completamente in bocca e con dolcezza gli ho fatto un bellissimo pompino. A quel punto lui si tira leggermente su e mi chiede di non fermarmi, io insisto e con la lingua cerco di farlo godere. Lui mi chiede se può scoparmi, io non ci penso due volte, mi tolgo le mutandine e gli monto sopra. Il suo pene entra pian piano dentro la mia figa che era già fradicia di liquido vaginale. Quella notte lo abbiamo fatto una sola volta ma in maniera molto intensa e tutto al naturale, non preoccupandoci del fatto che sarei potuta rimanere incinta. Lui mi ha goduto dentro e senza dirci niente me ne sono tornata nel mio letto con il suo sperma dentro la mia figa. E' stato semplicemente eccitante e sono onesta, non ho più provato sensazioni cosi forti.

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